Al di là della citazione lettararia che ci sta sempre bene... :P
Mi piacerebbe che a questa domanda rispondesse il professore per un semplice motivo, cioè che immagino che un programmatore con esperienza pluridecennale possa rispondere meglio di un qualsiasi studente, considerando il fatto che magari sa in che direzione va il mondo delle richieste di programmi...
Il dubbio mi è venuto lavorando al primo esercizio dell'homework... Ho riscontrato di avere un tempo di esecuzione che, credo, sia molto positivo, con un livello di intricatezza per cui non ho parametri di riferimento e che quindi non so se sia buono o meno... Certo è che, per ridurre il tempo di esecuzione, ho dovuto perdere un pochino in termine di complessità ciclomatica... Quindi, per generalizzare:
E' preferibile ridurre al massimo possibile il tempo di esecuzione, pur aumentando in maniera più o meno netta l'intricatezza del programma, o invece si cerca sempre di tenere la strada del programma meno complesso, pur rimettendoci in termini di velocità di esecuzione?